Lo stoccafisso guardando il gatto, notò che nel vederlo dava di matto. E d’improvviso lì dov’era già freddo cadavere in vetrina, veder quello sguardo felino, gli parve rovina… così che il pesce ormai morto si mise a pensare ad ogni sua ragione e ad ogni suo torto. Pensieri angosciati di gelide vetrine e di altri pesci mangiati: e di come pescatori infami, possedessero il diritto di amare ed essere a loro volta riamati.
Cos’è che aveva quel famelico sguardo, che di celar la vista all’Inferno non si faceva riguardo, E quale potenza occulta e felina poté dargli la capacità di sublimar l’angoscia ad un estinto in vetrina?